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A vent’anni dalla mostra “L’Età di Rubens” che diede il via agli eventi di Genova Capitale Europea della Cultura 2004 il gruppo di danza storica Le Gratie d’Amore ricostruisce il percorso di eventi, spettacoli e laboratori di cui è stato protagonista tra Genova e il Tigullio: un viaggio alla riscoperta della moda, della musica e dei cerimoniali della Repubblica di Genova nell’epoca passata alla storia come il “Siglo de Oro”, il secolo d’oro dei genovesi. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Un Granello di Sale e ha il patrocinio del Comune di Sestri Levante e dell’associazione Aima Tigullio con cui è stato attivato il ciclo di lezioni di Danzare nella Storia curato a Sestri Levante dalle Gratie d’Amore. La mostra Nel 2024 Genova è stata Capitale Europea della Cultura e con una scelta non scontata decise di inaugurare la ricchissima offerta di eventi dedicati a un pubblico internazionale con la mostra “L’Età di Rubens: dimore, committenti e collezionisti genovesi”. Un viaggio affascinante nei palazzi, nelle quadrerie e nelle collezioni dell’aristocrazia genovese tra Cinque e Seicento, specchio di una ricchezza straordinaria ma anche di una cultura dell’essere e dell’apparire unica in Europa e, quindi, nel mondo dell’epoca. Dai grandi ritratti delle nobildonne e delle famiglie di quell’aristocrazia, tramandati da artisti del calibro di Rubens e Van Dyck, il gruppo di danza storica Le Gratie d’Amore di Lavagna-San Salvatore dei Fieschi, nato nel 1986, ha tratto ispirazione per ricostruire tre abiti iconici, tanto celebri quanto affascinanti per la loro ricchezza, veri e propri capolavori di moda e oreficeria d’epoca. Quello indossato nel ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale del 1627, conservato a Genova nel Palazzo Rosso di via Garibaldi, quello di Caterina Balbi Durazzo (1624) sempre di Van Dyck, esposto a Genova a Palazzo Reale, e la Brigida Spinola Doria del 1606 (“La più bella effigie di donna dipinta in Italia da Rubens” secondo il celebre storico dell’arte fiammingo Didier Bodart), finito dopo alterne vicende alla National Gallery di Washington e ospitato per l’occasione, in quei mesi del 2004, nelle sale di Palazzo Ducale. Quel volto dal sorriso enigmatico, incorniciato da una candida gorgiera e con il suo sontuoso corredo di “gioielli da testa” divenne il simbolo stesso della mostra e dell’intero ciclo di Genova 2004. Il 20 aprile 2004 le Gratie d’Amore ebbero il privilegio di presentare i tre abiti ricostruiti nel salone del Maggior Consiglio, introdotti dal presidente di Palazzo Ducale Arnaldo Bagnasco e con il prestigioso accompagnamento musicale di Gian Enrico Cortese, compositore e musicologo genovese. E sempre nel 2004 misero in scena altri eventi di prestigio, tutti inseriti nel programma ufficiale di “L’età di Rubens”, ancora al Ducale e a Palazzo Spinola di Pellicceria. Negli anni successivi il percorso di riscoperta dell’apparato vestimentario del Siglo de Oro è proseguito con la ricostruzione dell’abito di un senatore della Repubblica – ispirata al ritratto del senatore Alessandro Giustiniani di Van Dyck, ora alla Gemaldegalerie di Berlino – del robone rosso di foggia dogale con cui il futuro doge Agostino Pallavicino si fece ritrarre sempre da Van Dyck per l’ambasceria a papa Gregorio XV nel 1621, (Van Dyck, Getty Museum di Malibu, e Agostino Piola (copia) Civica Galleria di Palazzo Bianco, Genova), dei paramenti dogali dell’incoronazione sempre di Agostino Pallavicino (corona, scettro, manto dorato e mantellina di ermellino, copia da Domenico Fiasella, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Genova), di un cardinale, ispirato al ritratto del cardinale Guido Bentivoglio di Van Dyck, datato 1623, oggi alla Galleria Palatina di Firenze, ma anche al ritratto del cardinale Domenico Rivarola, sempre di Van Dyck (1623-1624), al Portland Art Museum di Portland nell’Oregon. Tutto questo materiale, e molto altro ancora – dai rilievi dei gioielli e dei ricami agli studi per la loro ricostruzione, dai manifesti originali dell’evento agli oggetti di scena dell’esposizione del 2004 - sarà al centro di una mostra ospitata dal 23 al 30 giugno a Palazzo Fascie e di alcuni eventi collaterali promossi da Le Gratie d’Amore, Un Granello di Sale e Aima Tigullio con il patrocinio del Comune di Sestri Levante. Un’occasione unica per riassaporare quell’atmosfera magica che pervase Genova e il Genovesato nella primavera-estate del 2004, fino a culminare con il primo, pionieristico evento legato alla mostra “L’invenzione dei Rolli” che portò i prestigiosi palazzi di via Garibaldi, patrimonio Unesco, all’attenzione internazionale. Anche in quella occasione Le Gratie d’Amore furono protagoniste tanto da costruire, palazzo dopo palazzo, momenti legati alla storia delle singole dimore, dei capolavori che custodiscono (una per tutte la Paolina Adorno di Palazzo Rosso), dei committenti e dei visitatori – poeti, scrittori, pittori e scultori, orafi e artigiani – che nei secoli amarono, lavorarono e raccontarono questo microcosmo incantato. La mostra, nella sala al secondo piano di Palazzo Fascie di corso Colombo, resterà aperta a ingresso libero fino al 30 giugno con i seguenti orari: 11-13 e 19-23.
Gli eventi Due, anzi tre eventi collaterali completano il quadro: l’intermezzo di musica e danza storica previsto nel contesto dell’inaugurazione, alle 11 di domenica 23 giugno; la stessa sera, il 23 giugno alle 21 in Sala Bo sempre a Palazzo Fascie, lo spettacolo dedicato al Medioevo con il musicista, docente e compositore genovese Gian Enrico Cortese e il cantor Andrea Tacchella, ricercatore nell’ambito delle Confraternite liguri e priore dell’antica Confraternita di Sant’Antonio di Casella. Interventi di danza delle Gratie d’Amore. approfondisci Il 29 giugno sempre alle 21, in piazzetta Francesco Bo (piazzetta della Vela in fregio al lungomare) uno spettacolo di musica e danza tra Rinascimento e Barocco con le Gratie d’Amore e le allieve del corso di danza storica promosso dalle Gratie d’Amore, progetto finanziato dalla Regione Liguria e coordinato da Aima Tigullio. Voce narrante Pier Luigi Curci, ospite il gruppo di danza I Gatteschi di Genova.
Contenuto della mostra:
- Ricostruzione degli abiti seicenteschi delle nobildonne Brigida Spinola Doria (a), Paolina Adorno Brignole Sale (b) e Caterina Balbi Durazzo (c) ispirati ai ritratti di Pieter Paul Rubens (a) e Anton Van Dyck (b e c) - Ricostruzione dell’abito di un senatore della Repubblica di Genova, ispirata al ritratto di Alessandro Giustiniani di Van Dyck - Ricostruzione del robone dogale di Agostino Pallavicino, ispirata al ritratto di Anton Van Dyck - Ricostruzione dei paramenti dogali dell’incoronazione di Agostino Pallavicino, ispirata al ritratto di Domenico Fiasella - Ricostruzione della veste di un cardinale della seconda decade del XVII secolo, ispirata ai ritratti dei cardinali Guido Bentivoglio e Domenico Rivarola di Van Dyck - Ricostruzione delle acconciature delle tre nobildonne - Documentazione di studio su pannello per scoprire il “dietro le quinte” degli abiti ricostruiti - Rilievi e prototipi dei gioielli e dei ricami in oro ricostruiti per gli abiti e le acconciature delle tre nobildonne - Materiale originale della mostra “L’Età di Rubens-Genova 2004”: striscioni stradali, manifesti, pubblicazioni, depliant, oggetti di allestimento - Documentazione stampa legata all’evento di presentazione a Palazzo Ducale degli abiti ricostruiti - Video-loop dei momenti salienti dell’evento di presentazione con danze eseguite nel percorso di mostra e nel salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale - “Trent’anni di noi… e non solo”: dal 1986 ad oggi il percorso artistico delle Gratie d’Amore tra riscoperta della danza antica, del costume e delle atmosfere di Genova e della Liguria dal Medioevo al Barocco. - Documenti originali di area ligure-genovese sulla danza e la musica del XVIII secolo (per gentile concessione di Daniele Calcagno e Marina Cavana/gruppo storico I Gatteschi) Eventi collaterali
· Domenica 23 giugno, ore 11. Palazzo Fascie, sala Mostre – inaugurazione con intermezzo di musica e danza antica (Le Gratie d’Amore, Gian Enrico Cortese, Andrea Tacchella)
· Domenica 23 giugno, ore 21. Palazzo Fascie, sala Bo. Spettacolo in onore di Genova Capitale del Medioevo. “Luce dai secoli bui: la musica nel Medioevo”. (Le Gratie d’Amore, Gian Enrico Cortese, Andrea Tacchella)
· Sabato 29 giugno, ore 21. Piazzetta Francesco Bo (lungomare). Danzare nella storia: Musica e coreografie tra Medioevo e Rinascimento con le Gratie d’Amore e le allieve del corso di danza storica promosso dalle Gratie d’Amore, progetto finanziato dalla Regione Liguria e coordinato da Aima Tigullio. Ospite il gruppo I Gatteschi.
Gli autori Gli abiti sono stati realizzati dalle stiliste Fernanda Venturini † e Antonella Faenza, con la consulenza di Marco Raffa. Tessuti ObiStok Prato e Cordani Zoagli. Rilievi e dettagli di abiti, gioielli, ricami e pizzi sono stati curati da Franco Casoni, Luca Daum, Luigi e Manuela Campodonico, Ricamilandia Genova e Ricamificio Marini 1986. Acconciature di Micol Fortunati, progettazione e allestimento mostra di Marco Raffa, Giovanna Dentone e Victor Vug, consulenza storica Barbara Bernabò, Daniele Calcagno e Marina Cavana, consulenza teatrale Pier Luigi Curci, servizi fotografici di Giuseppe Benini, video di Guido Scaglia, stampe e pannelli di Dakota Enterprise Chiavari. Info: Marco Raffa 335-6004821 www.legratiedamore.com/danzarenellastoria
evento segnalato da www.tigullioeventi.com
tigullio eventi - tutto il divertimento, la cultura e l'intrattenimento del Golfo del Tigullio del Levante Ligure
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Festa
di
nozze a Palazzo Ducale
Domenica 9 dicembre 2018, nel contesto del ciclo "Musica nei Musei… e non solo" promosso dall'Accademia del Chiostro, il salone del Maggior Consiglio ospita lo spettacolo "Festa di nozze a Palazzo Ducale": la rievocazione di una festa da ballo a palazzo svoltasi il 12 febbraio del 1648 in occasione delle nozze tra Ansaldo, figlio del Magnifico Agostino Pallavicino, già doge nel1637, e Maria Teresa, figlia del doge in carica Giovanni Battista Lomellino. Di Agostino e del figlio Ansaldo la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Pellicceria di Genova conserva gli straordinarie celebri ritratti eseguiti da Van Dyck, Domenico Fiasella e Anton Maria Piola. Dal Libro del Cerimoniale di Palazzo, alla data del 13 febbraio 1648, sappiamo che"hiersera è fattasi una solennissima festa di ballo con assistenza del Serenissimo Duce, Serenissimi Collegi, Conestabile di Castiglia già Governatore di Milano,Ambasciatore di Spagna, ed infiniti altri Cavalieri, e Dame Genovesi". Un'occasione particolare per portare nel severo Palazzo dei Dogi la magnificenza e, perché no, anche l'allegria di una festa con musica e danza come omaggio ai nobili sposi. Il doge in carica poteva infatti allontanarsi da palazzo, nel bienniodel suo mandato, principalmente soltanto per occasioni ufficiali e di Stato: in quell'occasione per la figlia di Giovanni Battista Lomellino sia la festa di nozze che la benedizione degli sposi e il convito finale ebbero come sfondo le sale e la cappella di Palazzo Ducale. L'episodio, rimasto per secoli nascostotra le pieghe dei documenti d'archivio, è stato citato nelle ricerche del 2004 di Cinzia Baldacci e del 1992 di Daniele Calcagno. Il documento originale, da poco consultato nell'Archivio di Stato di Genova, restituisce tutto il fascino dell'episodio, arrivando a descrivere gli sposi "che sentirno messa cantata e la benedizione ingenocchiati per fianco dalla parte sinistra sopra doi cuscinigrandi di veluto cremesi guarniti d’oro, e stavano dirimpetto a loro dall’altra parte dui gran bacili dorati pieni di nozze, coperti di un mezaro, sopra unbuffetto di ebano…" |
L'evento,
promosso dall'Accademia del Chiostro, vedrà protagonisti i
gruppi di musica antica Harley Ensemble di Genova e Pro Musica
Antiqua di Savona con un repertorio di brani tardo
rinascimentali e barocchi.Ambientazioni, costumi e danze del
Seicento (alcuni realizzati appositamente per questa
occasione) sono a cura del gruppo di danza storica Le Gratie
d'Amore di Lavagna. L'attore Luigi Marangoni sarà il filo
conduttore dell'evento alternando brani d'epoca al ruolo di
"cerimoniere" della festa. Uno spettacolo che rievocherà usi,
costumi e atmosfere dell'aristocrazia genovese nel cuore del
suo splendore economico e artistico.
Festa
di Nozze a Palazzo Ducale Sostegno:
Comune di Genova |
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SITO IN FASE DI RESTYLING... A PRESTO GLI AGGIORNAMENTI!!!
LE GRATIE D'AMORE: da dove veniamo, chi siamo e cosa facciamo Il gruppo di danza storica “Le Gratie d'Amore” si è formato nel 1986 in seno ai Sestieri di Lavagna. Diretto da Marco e Manuela Raffa, è da sempre protagonista della “Torta dei Fieschi” di Lavagna e dell'”Addio do Fantin” di San Salvatore dei Fieschi e cura la ricostruzione di danze, costumi e “atmosfere” che spaziano dal Medioevo al Rinascimento al secolo XVII con particolare riguardo per il periodo che, per Genova, prende il nome di “Siglo de Oro” e va dalla seconda metà del '500 al primo Seicento. I responsabili del gruppo hanno studiato con Barbara Sparti, Alessandro Pontremoli, Bruna Gondoni, Claudia Celi, Maurizio Padovan, Patrizia La Rocca, Lucio Paolo Testi, Federica Calvino Prina, Maria Cristina Esposito. Gli abiti seicenteschi del gruppo – realizzati dalla compianta stilista Fernanda Venturini - si ispirano alla moda genovese ritratta da Rubens e Van Dyck e sono stati presentati nell’aprile 2004 nel Palazzo Ducale di Genova in un’affollata conferenza-concerto introdotta dal regista Arnaldo Bagnasco. Più volte impiegati in spettacoli e mostre, sono stati di recente esposti nel contesto della mostra curata da Roggero Roggeri e Leandro Ventura “I Gonzaga delle Nebbie” a Rivarolo Mantovano (Mantova) e successivamente sono stati tra i protagonisti della mostra "Fili di Liguria" promossa da Omnia Eventi e dal Fondo Ambiente Liguria nella Sala Capitolare dell'Abbazia di San Fruttuoso a Camogli. Altri abiti del Seicento genovese e lombardo stati realizzati da Antonella Daneri Faenza. Fin dalla sua costituzione, il gruppo “Le Gratie d’Amore” ha collaborato con il Conservatorio “Niccolo' Paganini” di Genova, con i Comuni di Genova, Lavagna e Cogorno e la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Liguria oltre con la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova e con ricercatori ed interpreti nel campo della musica antica come Gian Enrico Cortese, Marc e Patrick Novara, Lucio Paolo Testi, Antonio Minelli, Gaetano Conte. Si è
esibito nel corso degli anni in spazi prestigiosi: dal
Piccolo Regio di Torino alla Villa Simonetta di Milano
nell'ambito dei concerti degli Amici della Musica, dalle
principali piazze storiche d'Italia a tutte le più
suggestive location genovesi: Palazzo Reale, Palazzo Spinola
di Pellicceria, Palazzo Rosso, Palazzo Ducale. Ha realizzato
concerti e eventi nell'ambito di Genova 2004-L'Età di
Rubens, delle Giornate Europee del Patrimonio
2004 e 2005, de Le Printemps des Musees 2004,
partecipando al Corteo storico delle Antiche Repubbliche
Marinare a Genova (2004), Amalfi (2005) e Pisa (2005),
alle Giornate Nazionali Colombiane 2005, alle
Celebrazioni per il 60°della Repubblica con le
coreografie del “Ballo delle Ingrate” (1608) di Claudio
Monteverdi rappresentato dal Conservatorio Paganini a
Palazzo Rosso il 2 giugno 2006, ancora a Palazzo Rosso nel
2008 le coregrafie e i costumi per l’opera di Adriano
Banchieri Tra 2010 e 2011 ha avviato un'entusiasmante collaborazione con la Fondazione Cerratelli di San Giuliano Terme (Pisa) che custodisce l'eccezionale patrimonio di abiti di scena della Casa d'Arte Cerratelli di Firenze: 25 mila costumi che hanno fatto la storia del teatro e del cinema.Ha partecipato all'inaugurazione della mostra "Costumi per un Medioevo" inaugurata il 28 novembre 2010. E ha avuto il privilegiodi indossare e di esporre (a Lavagna nel contesto della Torta dei Fieschi 2011) gli abiti del Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, il film vincitore di un premio Oscar per i costumi proprio grazie all'opera dell'indimenticabile Danilo Donati e del capo della sartoria, il Maestro Giorgio Tani. Eseguendo tra l'altro proprio la celebre "moresca" ideata da Alberto Testa per la scena-cult del Romeo e Giulietta!!!!
Il gruppo ha anche curato le coreografie e i costumi delle opere “Simon Boccanegra”, “Barbiere di Siviglia”, “Rigoletto” realizzate dall’Associazione Simon Boccanegra e andate in scena al Teatro Cantero di Chiavari negli anni 2006, 2007 e 2008. Promuove ogni anno a Lavagna (11 agosto) nell’ambito delle iniziative collaterali della Torta dei Fieschi il “Gran Ballo Storico” dedicato alla danza attraverso i secoli, tra storia e folklore.
Le giovanissime danzatrici del gruppo hanno vinto nell'ottobre del 2010 l'edizione del decennale del prestigioso Festival di danza antica di Cassine d'Acqui con un programma di danze del primo Seicento. In questo periodo il gruppo si sta occupando di ricerca sul costume e lo spettacolo di corte nel contesto della Lombardia spagnola tra Cinquecento e Seicento che presenta forti affinità con la cultura, la moda e la “politica” genovese del periodo.
...un po' di storia del gruppo... Il patrimonio
coreutico italiano, codificato a partire dal XIV secolo dai
maestri Domenico Da Piacenza, Antonio Cornazano e Guglielmo
Ebreo da Pesaro,
è vastissimo e ricco di suggestione: dai codici manoscritti
conservati nelle biblioteche di Roma, Firenze, Siena, Parigi
e New York si possono ricostruire le danze di Lorenzo de'
Medici, di Isabella d'Este e dei loro contemporanei,
eseguite in occasione di balli di Corte, cerimonie di Stato
o semplici serate di festa. Un patrimonio che si è poi
arricchito, tra la fine del Cinquecento e i primi del
Seicento, grazie ai maestri Fabrizio Caroso e Cesare Negri
che con i loro trattati "Il Ballarino" (1581) e "Le Gratie
d'Amore"(1602)
ci hanno lasciato un vero e proprio tesoro di coreografie,
musiche e "istruzioni" sulla tecnica di danza e sullo
"stile" del tempo.
"Le Gratie
d'Amore" hanno promosso o preso parte a centinaia di
spettacoli in tutta Italia e all'estero, esibendosi in spazi
prestigiosi come castelli, antiche dimore, piazze storiche e
nel quadro di manifestazioni storico-folkloristiche di
grande richiamo. Tra le tante, la Giostra delle Cento
Torri di Alba, il Palio della Balestra di
Sansepolcro (Arezzo), la Pasqua del Budo di
Milano, il Palio di S. Giovanni Battista, le Parate
Colombiane e il Corteo delle Repubbliche Marinare
a Genova, la Borsa Internazionale del Turismo di
Milano, il Corteggio Storico di Prato, l'"Assedio"
di Canelli, la Cena Medievale di Giustenice
(Savona), la SS. Peter und Paul Fest a Bretten
(Karlsruhe, Germania), il Columbus Day di New York e
centinaia di manifestazioni minori in Liguria, Piemonte,
Emilia e Toscana.
Il 20
dicembre 2003 il Gruppo si è esibito nel Salone del Maggior
Consiglio di Palazzo Ducale per la Cerimonia del
"Confuoco" che ha di fatto aperto le celebrazioni di Genova
2004 - Capitale Europea della Cultura:
Nel corso del 2004 "Le Gratie d'Amore" hanno preso parte a numerose iniziative collaterali alla mostra "L'Età di Rubens". Ecco un resoconto di quello straordinario anno di eventi
Nel corso della sua attività il Gruppo ha
collaborato e collabora con numerose formazioni di musica
antica: la Compagnia "Les Troubadours" di
Pralormo (Torino), il "Theatrum Instrumentorum" di
Milano, il Laboratorio di Musica Antica del
Conservatorio "Paganini" di Genova diretto
da Gian Enrico Cortese, il gruppo "Arundel" di
Brescia, la "Compagnia delli Musici et il Concerto delle
Dame" di Genova, il Gruppo rinascimentale "Costantino
Nigra" di Torino, l’Ensemble "Syntagma
Musicum" di La Spezia, la "Cappella Musicale
Genuense" di Genova, il "Collegium Vocale
Monilia" di Moneglia. Collabora con solisti come
Gian Enrico Cortese, Patrick e Marc Novara, Sergio Berardo,
Daniele Calcagno, Gabriele Coltri, Vincenzo Onida, Lucio
PaoloTesti, Gabriele Callegari. Il Gruppo si onora di avere l'ospitalità e l'appoggio delle Amministrazioni Comunali di Cogorno e Lavagna. Ha inoltre collaborato a più riprese con i Comuni di Chiavari e Sestri Levante e, per la realizzazione di corsi di formazione per insegnanti, con il Teatro Carlo Felice di Genova, con l'Università di Genova - Facoltà di Scienza della Formazione, con il Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini" di Genova, con le direzioni didattiche di Lavagna e Casarza Ligure e la scuola media "Della Torre" di Chiavari, . .
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CORSO
DI DANZA STORICA
A San Salvatore di Cogorno. Il corso, aperto a tutti, partirà dall'insegnamento dei passi base per sviluppare poi l'apprendimento delle tecniche della danza italiana del Quattrocento e delle branles francesi del secolo successivo. Non è richiesta una conoscenza specifica della materia, saranno forniti testi e documentazione. Successivamente si passerà allo studio delle coreografie e alla loro interpretazione, per finire con l'analisi delle danze italiane del tardo Cinquecento (Cesare Negri e Fabrizio Caroso). Saranno anche analizzati elementi di storia del costume riferiti ai periodi presi in esame. |
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Nomi e simboli registrati - tutti i diritti riservati
LE GRATIE D'AMORE - corso
Buenos Aires 72/12 - 16033 LAVAGNA (GENOVA) - Italia
Libera associazione senza fine di
lucro - n. 611/III/96 Uff. Registro Chiavari
telefono: 335-600.48.21 338-56.46.595
per inviare una mail, comporre l'indirizzo
info (chiocciola) legratiedamore.com
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